Definire uno Scottish Fold bianco non è esatto, il bianco infatti non è un colore vero e proprio ma un’assenza di colore, ovvero una “copertura” di quello sottostante. Il mantello bianco può essere presente soltanto su alcune parti o su tutto il corpo, oppure si può trovare associato ad un altro qualsiasi colore di base del mantello.
Il colore bianco si distingue in diverse varietà, sottoelencate.
White
Bianco puro e brillante senza nessuna traccia di altri colori. Alla nascita i cuccioli possono presentare una leggera macchia colorata che di solito scompare con la crescita e che non costituisce un difetto.
Si tratta infatti della traccia di colore che questo esemplare trasmetterà ai suoi cuccioli. Il tartufo ed i palmi dei piedini saranno rosa.
Bicolore o Tricolore
Nel caso degli Scottish Fold bianchi denominati “Bicolore o Tricolore”, il colore sarà presente su dorso, testa, muso, coda ed anche sulla parte esterna delle zampe. Il bianco è desiderato sul ventre, sulla parte interna delle zampe, in una V rovesciata sul muso e infine sul collo.
E’ preferibile la presenza di una macchia bianca sul dorso ma la sua assenza non penalizza l’esemplare. In questa categoria sono accettati mici che possiedono da un terzo a metà della loro pelliccia di colore bianco.
Arlecchino
Per quanto riguarda la categoria di esemplari di Scottish Fold bianco chiamata “Arlecchino”, le macchie di colore non seguono una distribuzione ben precisa, con la particolarità che sul dorso non saranno mai meno di quattro.
Fortemente desiderata è una fiamma bianca sul muso. Il mantello risulta per un terzo solido e per due terzi bianco.
Van
Il colore è presente solo sulla totalità della coda, fino alla base, ed inoltre in due grosse macchie ben separate tra loro posizionate sulla testa, precisamente tra le orecchie.
Gli occhi saranno blu profondo, arancio intenso oppure cuoio, purché della stessa intensità.
Sono ammesse alcune macchie di colore sul corpo ma non più di tre. Se le macchie superano tale numero l’esemplare rientrerà nella categoria degli “Arlecchini”.